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La suocera che insulta pesantemente la vedova del figlio davanti ai nipotini viene condannata per diffamazione e non per ingiuria. Corte di Cass. sent. del 30 marzo 2017 n° 16108

Corte di Cass. sent. del 30 marzo 2017 n° 16108 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Per la Corte di Cassazione viene integrato il reato ex art 595 c.p. poichè i bambini possono cogliere la portata lesiva al di là dello specifico significato delle parole e rendersi strumento di propagazione dei contenuti diffamatori. Confermata la condanna inflitta all'anziana che accusa la vedova di suo figlio di essere la causa della morte del marito, oltre a pronunciare epiteti ingiuriosi che offendono la moralità della nuora.

autore: Zadnik Francesca