Plurime condotte integrano maltrattamenti in famiglia. Cassazione pen. 20 aprile 2017 n. 18908
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Sei anni di reclusione - pena massima - per aver posto in essere diverse condotte, gravi, riconducibili al reato di maltrattamenti in famiglia: per avere, in stato di ubriachezza, colpito la convivente con schiaffi e gettandola sul letto, colpendola con un cutter, costringendola a subire rapporti sessuali completi; per averla picchiata rinfacciandole l'assenza della verginità al momento del loro incontro, maltrattandola con continue vessazioni fisiche e psichiche; per averla costretta, con violenza e minaccia di ritorsioni, a contrarre matrimonio con un altro uomo per evitare a quest'ultimo l'espulsione dall'Italia.
La Corte ha confermato il giudizio di piena attendibilità, ed assenza di malanimo, di quanto narrato dalla persona offesa nella deposizione dibattimentale, sia in relazione alle violenze sessuali, che ai maltrattamenti, che alla costrizione a contrarre un finto matrimonio.
autore: Fossati Cesare
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