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I minori sono collocati presso il padre e la casa va a lui assegnata, anche dopo l'assegnazione alla madre. Tribunale di Roma, provvedimento presidenziale del 16 maggio 2017

Venerdì, 23 Giugno 2017
Giurisprudenza | Affidamento dei figli | Merito
provv. del 16 maggio 2017 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Il Tribunale di Roma ha modificato un provvedimento presidenziale togliendo la collocazione prevalente dei figli a una madre per il loro «desiderio espresso unanimemente» di abitare col padre.Il giudice precisa che «una diversa collocazione, anche alternata, rischierebbe, infatti, di inasprire i rapporti tra i minori e la madre ed accentuare il sentimento di ostilità che i minori manifestano verso la stessa». Tale decisione è stata presa perché «la regola di giudizio imposta al giudice, in ordine all'affidamento del minore ed ai provvedimenti conseguenti, è unicamente l'interesse morale e materiale della prole».Data l'alta conflittualità fra i genitori, i minori sono stati comunque affidati ai servizi sociali, perchè individuino «interventi necessari a ripristinare un sano ed equilibrato rapporto dei figli con la madre ed a realizzare un contenimento della conflittualità (sostegno alla genitorialità, terapia familiare, terapia individuale dei genitori o altro)».

autore: Zadnik Francesca