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La sentenza ecclesiastica di annullamento non può essere delibata quando le parti hanno condiviso per anni la vita matrimoniale. Cass. 24 maggio 2017, n. 13120

Venerdì, 30 Giugno 2017
Giurisprudenza | Nullità del matrimonio | Legittimità
Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza 13 marzo – 24 maggio 2017, n. 13120 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Una coppia richiede la delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio, ma trova il rigetto della Corte d'Appello.  La Corte di Cassazione conferma con ordinanza la pronuncia della Corte territoriale, ribadendo il principio già espresso dalle S.U. che "convivenza" tra coniugi non è elemento necessariamente collegato ad un "buon" matrimonio fondato su solidarietà ed affetti, ma ad un matrimonio comunque celebrato, salvo che i coniugi si trovassero in una condizione di totale estraneità, pur coabitando, senza alcun rapporto personale o sessuale (nella fattispecie i coniugi ebbero due figli). Irrilevante che vi fossero contrasti ed incomprensioni, persino violenze.

autore: Fossati Cesare