inserisci una o più parole da cercare nel sito
ricerca avanzata - azzera

Tutela della bigenitorialità, non solo le casalinghe possono essere affidatarie di figli minori. Tribunale di Ancona, provv. 21 giugno 2017, Giudice Dott. Omenetti

Giovedì, 20 Luglio 2017
Giurisprudenza | Affidamento dei figli | Merito
Tribunale di Ancona, provv. 21 giugno 2017, Giudice Dott. Omenetti per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Dopo la separazione i coniugi possono scegliere liberamente il rispettivo nuovo domicilio, in ottemperanza all'art. 16 della Costituzione. Qualora però i figli siano collocati dopo la separazione presso uno dei due, la scelta del luogo in cui vivere non può prescindere dal necessario rapporto con i figli che entrambe le parti debbono mantenere, in virtù del principio di bigenitorialità. Per tali motivazioni, il Tribunale di Ancona ha rigettato la richiesta di modifica dei provvedimenti presidenziali provvisori ed urgenti avanzata da una madre per trovare una «migliore sistemazione lavorativa» in un' altra città. La donna, secondo il giudice territoriale,  in quanto collocataria dei figli minori, ha sì diritto di  reperire situazione lavorativa "diversa e migliore", ma ciò non deve pregiudicare i rapporti dei figli con il padre.Estremamente valutativa dell'effettivo miglioramento della situazione lavorativa vagliata dalla madre è stata pertanto la decisione del giudice che ha ribadito "è chiaro che la signora può inseguire la sua realizzazione personale laddove le sembri opportuno, ma si vuol dire che le due proposte lavorative depositate, non sembrano di spessore e di redditività tali, da giustificare il trasferimento dei figli ad oltre 300 chilometri dal padre".
La sentenza specifica, al contrario, come non fossero state esaminate dalla donna le diverse ipotesi di un impiego nella medesima città dove si era stabilita la famiglia, così tutelando il principio dell'esercizio della duplice responsabilità genitoriale, materna e paterna, «anche se i minori sono ancora in tenera età, la figura del padre appare necessaria alla crescita dei minori quanto quella della madre, come ormai riconosciuto» dalla scienza psicogiuridica nella sua totalità. Ribadito anche il riferimento al principio dell'importanza della qualità del tempo trascorso con i figli, diversamente, secondo il giudice, "se ne dovrebbe concludere che solo le casalinghe dovrebbero essere collocatarie dei figli minori».



autore: Zadnik Francesca