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I test psicologici per l'attribuzione dello status di rifugiato non devono compromettere i diritti fondamentali del richiedente. CEDU sentenza del 25 gennaio 2018

Giovedì, 15 Febbraio 2018
Giurisprudenza | Stranieri | Merito | CEDU
Corte EDU sentenza del 25 gennaio 2018 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Preso atto che la direttiva sulle condizioni per l'attribuzione dello status di rifugiato consente alle autorità nazionali di disporre una perizia nell'ambito dell'esame di una domanda di asilo al fine di meglio stabilire le reali esigenze di protezione internazionale del richiedente, Tuttavia le modalità di un eventuale ricorso a una perizia devono essere conformi ai diritti fondamentali garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, quali il diritto al rispetto della dignità umana e il diritto al rispetto della vita privata e familiare.
Nell'esaminare se un richiedente abbia un timore fondato di essere perseguitato è comunque irrilevante sostiene la CEDU, che il richiedente possegga effettivamente le caratteristiche razziali, religiose, nazionali, sociali o politiche che provocano gli atti di persecuzione, purché una siffatta caratteristica gli venga attribuita dall'autore delle persecuzioni».

autore: Zadnik Francesca