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Reati sessuali e accertamento della capacità a testimoniare del minore - Cass. Pen., Sez. III, Sent., 29 marzo 2024, n. 13069

Cass. Pen., Sez. III, Sent., 29 marzo 2024, n. 13069; Pres. Andreazza, Rel. Cons. Reynaud per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Anche laddove sia stato effettuato l'accertamento tecnico sulla capacità a testimoniare del minore persona offesa di reato sessuale, le risultanze peritali vanno calate nel contesto delle altre prove assunte e occorre che il giudice tenga adeguatamente conto di tutte le circostanze concrete che possono influire su tale valutazione. È in particolare necessario che il racconto del minore sia inquadrato nel più ampio contesto sociale, familiare e ambientale del medesimo, al fine di escludere l'intervento di fattori inquinanti in grado di inficiarne la credibilità, ciò che va necessariamente fatto anche laddove, con l'accertamento peritale di cui all'art. 196, comma 2, c.p.p., sia stata accertata la capacità di comprendere e riferire i fatti della persona offesa minorenne.


Minori – Abuso sessuale - Atti sessuali commessi in danno di una minore non ancora tredicenne; Rif. Leg. Art. 196 c.p.p.

autore: Ferrandi Francesca